Tiziana – sono un’insegnante di ruolo della scuola superiore che ha richiesto alla propria dirigente, di poter effettuare due ore in più di lavoro nella classe di concorso A050, nella disciplina STORIA, poiché queste, non sono state attribuite a nessun precario in quanto non concorrevano a formazione di una cattedra. Ho 38 anni di servizio e 62 anni di età. Le scrivo perché le 2 ore mi sono state negate poiché ho la legge 104 che mi consente nel caso in cui ce ne fosse bisogno, di assistere mia madre malata di ALZHAIMHER. Vorrei sapere se il comportamento della preside è stato corretto. grazie.
Paolo Pizzo – Gentilissima Tiziana,
non concordo con il Dirigente.
Giova infatti ricordare che i CCNI relativi ai trasferimenti e alle assegnazioni provvisorie prevedono una particolare attenzione a salvaguardia del personale titolare di legge 104/92.
Tale salvaguardia deve essere posta in essere anche all’interno della scuola evitando sicuramente un intento discriminatorio.
Pertanto né la legge 104/92 , né tanto meno il CCNL prevedono che il personale che fruisce dei permessi legge 104/92 non possa accettare ore eccedenti residue fino a 6 settimanali per l’intero anno scolastico, oppure qualsiasi altro incarico con pagamento a carico del fondo d’istituto.
Il personale in questione ha infatti gli stessi diritti contrattuali di tutti gli altri docenti.
Per quanto riguarda la motivazione del Dirigente questa è molto debole: a questo punto, come si suppone che il docente che fruisce dei permessi si possa assentare per accudire la propria madre, si potrebbe supporre che qualsiasi altro docente potrebbe ricorrere ad altre tipologie di permessi o assenze durante l’anno (es. malattia, aspettative varie) e per questo “potenzialmente” e a priori non dovrei ritenerlo idoneo all’accettazione di un qualsiasi incarico aggiuntivo!
Trovo quindi la motivazione del dirigente discriminatoria e ti invito a riproporre la tua candidatura alla luce della mia risposta.